28 maggio 2006

il marcio su Roma

Su 10 elettori del Centro-sinistra 3 sono stati convinti da Prodi e gli altri 7 da Berlusconi. La nostra finta notizia era destinata a restare segreta soltanto perché corrisponde ad una verità di fatto sgradevole ma inconfutabile. Al contrario di altre invenzioni che circolano liberamente per confondere le menti. Parola di Barbara Palombelli. La sua rubrica nel settimanale illustrato del «Corriere della Sera» del 25 maggio inizia così: «Esistono due categorie di persone: i calunniati e i risparmiati. [...] Nel mondo del giornalismo, le due tribù sono visibili, si potrebbero fare nomi e cognomi». Il suo divertente elenco è troppo lungo da riportare. Ricordiamo soltanto il «grande direttore» che ha sempre obbedito ai poteri forti e che «oggi passa per giustiziere dalla parte dei deboli e c'è pure chi ci crede». Arriviamo alla conclusione: «Iscritta da anni alla categoria dei calunniati, frequento avvocati e tribunali da tempo immemorabile».

Un'altra giornalista, Elena Polidori, ha pubblicato il libro «Via Nazionale. Splendori e miserie della Banca d'Italia». Lei pure parla di due calunniati speciali. Nel 1979 il governatore Paolo Baffi è incriminato, il suo vice Mario Sarcinelli arrestato. Dietro ci sono le «implicazioni politiche» che mirano a salvare il bancarottiere mafioso Michele Sindona. Sono gli anni in cui è ucciso il liquidatore della fallita Banca Privata Italiana di Sindona, Giorgio Ambrosoli, avvocato «rigoroso ed onesto» (I. Montanelli). Per leggere nomi e cognomi di chi macchinò contro Baffi e Sarcinelli, rimandiamo al volume. C'è un senatore a vita vivente.

Giuliano Ferrara in tv ha proposto a Massimo D'Alema di mettere per iscritto una promessa, una specie di salvacondotto a Berlusconi per svolgere libere e pacifiche manifestazioni di protesta nelle piazze. Eugenio Scalfari su «Repubblica» ha osservato che «il comune senso del pudore ha fatto fagotto». Perché scandalizzarsi? Ferrara interpreta l'eterno sogno politico della Grande Borghesia italiana: fare la rivoluzione con il permesso del Signor Questore. Il Cavalier Berlusconi non marcerà su Roma. C'è già. Un suo fervido sostenitore, Angelo Panebianco («Corsera»), gli ha rimproverato di illudersi con il «giocare allo scontro frontale», e di non sapere fare l'opposizione favorendo così il governo. La prossima volta 9 elettori di Prodi su 10 saranno convinti da Berlusconi. Un piccolo sforzo del Cavaliere e si arriverà a 10 su 10.