17 maggio 2006

Un delitto a Rimini

Conoscevo il 'ragazzo' ucciso qui a Rimini: 33 anni fa era stato mio alunno in prima e seconda Ragioneria.
Era molto studioso. Si era avviato verso la riflessione filosofico-teologica. Leggeva sempre. Lo incontravo in libreria tra gli scaffali dedicati a questi temi. L'obesità era conseguente al suo essersi fatto prendere da un'attenzione particolare (non dico fissazione) verso il fatto religioso. Non sarebbe mai stato capace di far male ad una mosca. Il problema per me era più serio di quello della semplice obesità. Vestiva come una specie di frate. Guardate la foto d'agenzia, per averne conferma.
La notizia della sua uccisione mi ha profondamente addolorato. Era delicato e gentile. Sospetto che fosse incapace di realizzare una relazione con una donna, a proposito di quanto detto circa il trauma provocato dalla scomparsa di una sua amica.
L'ipotesi della rapina non sta in piedi. Al massimo poteva avere in tasca cinque euro. Lasciamolo nel mistero di una notte tragica, in mezzo ai tanti fantasmi di questa città ricca (dati Sole-24 Ore) ma piena di 'probleni', e di tanti giri strani. E di gente che ha bontà d'animo come lui e che finisce per 'straniarsi' per quei labirinti che sono nelle nostre menti.
Si diceva una volta: che la terra ti sia leggera. Lo auguro anche a te, vecchio ragazzo della mia vecchia classe di 33 anni fa..