Casini saluta e se ne va
Va in onda la scena degli addii.
Questa sera Pier Ferdinando Casini dirà nella trasmissione di Giuliano Ferrara che «ormai la Cdl non ha più senso per cui i vertici li facciano loro, li facciano Berlusconi, Fini e Bossi».
Niente di più di una presa d'atto, nulla di diverso da uno scritto notarile in cui si constata quanto è già accaduto.
Ieri ho osservato che il «trionfo» romano di Berlusconi nascondeva la sostanziale debolezza dell'opposizione. E che l'attacco del cavaliere a Casini era soltanto l'ultima spiaggia di Berlusconi per dire: il padrone sono me.
Ovviamente Casini non accetta di farsi mettere i piedi sulla testa, lui ha dietro le spalle cento tirocini ed una sola scuola, quella della politica democristiana che non è da prendere alla leggera e che è sempre stata un osso duro per tutti.
Berlusconi ha tentato di presentarsi come l'erede naturale di quella scuola, e pontificava come se si fosse seduto sulla cattedra di Pietro e vestisse contemporaneamente i panni del segretario della vecchia dc e di un pontefice di santa romana Chiesa.
Prima Follini e poi Casini gli hanno detto ciao. Ma non si tratta di Follini e Casini soltanto, cioè di due persone e delle loro correnti politiche o partitiche. In questione è il concetto stesso di forza unitaria che Berlusconi vuole rappresentare mescolando mille anime tenute assieme solo dal collante prima del potere e adesso dell'opposizione. Ma partiti e politica sono tutt'altra cosa. Non sono la proprietà privata data in comodato a qualcuno, sono contrasti e contraddizioni, diverbi ed accoltellamenti, poi non tanto figurati se pensiamo a quel dramma rimosso della nostra storia recente che fu l'uccisione di Aldo Moro.
Merita ampia riflessione quanto scritto ieri da Barbara Spinelli nell'editoriale della domenica sulla Stampa: abbiamo il contesto di una democrazia malata, ma i mali italiani sono ancora da esplorare.
L'uscita di Casini dalla Cdl spacca una coalizione. Sarà una terapia od un aggravamento per la nostra democrazia malata?
Questa sera Pier Ferdinando Casini dirà nella trasmissione di Giuliano Ferrara che «ormai la Cdl non ha più senso per cui i vertici li facciano loro, li facciano Berlusconi, Fini e Bossi».
Niente di più di una presa d'atto, nulla di diverso da uno scritto notarile in cui si constata quanto è già accaduto.
Ieri ho osservato che il «trionfo» romano di Berlusconi nascondeva la sostanziale debolezza dell'opposizione. E che l'attacco del cavaliere a Casini era soltanto l'ultima spiaggia di Berlusconi per dire: il padrone sono me.
Ovviamente Casini non accetta di farsi mettere i piedi sulla testa, lui ha dietro le spalle cento tirocini ed una sola scuola, quella della politica democristiana che non è da prendere alla leggera e che è sempre stata un osso duro per tutti.
Berlusconi ha tentato di presentarsi come l'erede naturale di quella scuola, e pontificava come se si fosse seduto sulla cattedra di Pietro e vestisse contemporaneamente i panni del segretario della vecchia dc e di un pontefice di santa romana Chiesa.
Prima Follini e poi Casini gli hanno detto ciao. Ma non si tratta di Follini e Casini soltanto, cioè di due persone e delle loro correnti politiche o partitiche. In questione è il concetto stesso di forza unitaria che Berlusconi vuole rappresentare mescolando mille anime tenute assieme solo dal collante prima del potere e adesso dell'opposizione. Ma partiti e politica sono tutt'altra cosa. Non sono la proprietà privata data in comodato a qualcuno, sono contrasti e contraddizioni, diverbi ed accoltellamenti, poi non tanto figurati se pensiamo a quel dramma rimosso della nostra storia recente che fu l'uccisione di Aldo Moro.
Merita ampia riflessione quanto scritto ieri da Barbara Spinelli nell'editoriale della domenica sulla Stampa: abbiamo il contesto di una democrazia malata, ma i mali italiani sono ancora da esplorare.
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2 Comments:
Ciao, bellissimo blog, informativo e di qualità, stavo cercando da tempo qualcosa di simile a Rimini. Mi presento, io sono francesco da Rimini e curo un blog informativo su rimini (l'ho aperto ancora da poco). Ti inserirò sicuramente nei miei link. ciao
ah, ops, questo è il mio blog www.riminicosedafare.com
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