25 giugno 2008

Fischiati s'impara

Berlusconi10h
I fischi tributati oggi da una parte dell'Assemblea di Confesercenti al premier (che aveva esposto il suo dramma economico di perseguitato dalla magistratura: 174 e più milioni di euro in spese legali dal 1994), lo hanno reso più umano.
Più tardi è arrivata la notizia che, secondo il CSM, sospendere i processi va contro la Costituzione.
Ciò non lo renderà più docile. Berlusconi non accetta pareri contrari a quelli che elabora nella veste di presidente del Consiglio.
Anzi, si inorgoglirà di più, e sarà ancora più saldo nella sua sfida ai "giudici politicizzati".

Quando pochi giorni fa Berlusconi ha scritto al presidente del Senato, Schifani, una lettera sopra il provvedimento "blocca-processi", ho osservato qui due cose:
1. L'atto di Berlusconi non è previsto per ora dalla Costituzione;
2. era un atto irriverente verso il capo dello Stato.

Sono stato lieto di leggere oggi, nell'editoriale di Emanuele Macaluso:

"Diciamo le cose come stanno: la lettera che il presidente del Consiglio ha indirizzato al presidente del Senato per giustificare un emendamento al decreto sulla sicurezza (che era stato firmato dal Capo dello Stato per motivi di «urgenza e necessità» come vuole la Costituzione), estraneo alla materia, non è solo una scorrettezza istituzionale ma un atto politicamente grave tale da mettere in mora anche la strategia con cui erano state fatte le elezioni dal partito del Popolo delle Libertà".

Non mi sembra che a quella lettera sia stata prestata molta attenzione. Bene ha fatto quindi Macaluso a tornarci sopra stamani. Per concludere: "Il Pd è stato colto di sorpresa dalle mosse del Cavaliere anche perché non c'è stata una sede in cui si è seriamente discusso sul risultato elettorale e sul ruolo dell'opposizione in questa fase politica. E nessuno si assume la paternità dello scacco".

Si torna al problema dei problemi: c'è oggi un'opposizione in Italia? L'unico che parla in termini chiari, Antonio Di Pietro, è messo a tacere da destra e da sinistra con l'accusa di essere un giustizialista. Un po' troppo, ed un po' troppo poco per risolvere i problemi reali del Paese. Non li inventa Di Pietro. Li crea Berlusconi.

[Anno III, post n. 197 (574), © by Antonio Montanari 2008]

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